Meccanica di Precisione
Dal 1958 MPM costruisce brocce, ne cura la manutenzione ed esegue brocciatura conto terzi.
La passione per questo particolare lavoro, ci porta oggi ad eseguire utensili su misura che possono soddisfare le esigenze di qualsiasi tipologia di cliente.
Il nostro obiettivo infatti è, e rimane, quello di risolvere il problema del cliente efficacemente ed in tempi rapidi.
Negli anni abbiamo seguito i principi di innovazione e di alta formazione di tutto il personale, da chi segue la produzione, a chi la organizza, fino all’ufficio tecnico.
Profilo Scanalato
I mozzi a profilo scanalato a fianchi paralleli sono destinati a sopportare il momento torcente dell’albero al quale sono accoppiati. Il centraggio di tali accoppiamenti, può avvenire sul diametro interno. Per questo motivo il particolare viene inviato al trattamento termico con un sovrammetallo sul diametro interno che verrà poi rettificato alla misura finale.
Il centraggio può essere effettuato anche sui fianchi delle chiavette, pertanto le tolleranze sulle chiavette stesse sono più ristrette. Raramente si ricorre al centraggio sul diametro esterno.
Gli accoppiamenti di corrente impiego, sono normalizzati da tabelle come le UNI, le DIN e le SAE.
Profilo Poligonale
Tali utensili generano i profili poligonali più svariati. Quadrati, esagonali, ottagonali, ecc, in genere partendo da un profilo cilindrico.
Può capitare che quando il materiale da asportare, partendo da un foro cilindrico, è di entità notevole, al fine di non dover ricorrere ad una serie di due o più brocce, si ottiene il poligono di fusione e lo si calibra poi con una sola broccia.
Profilo ad Evolvente
La profilatura delle brocce con profilo ad evolvente, è notevolmente complessa. Bisogna infatti evitare che in fase di brocciatura la broccia strisci nella brocciatura stessa, condizione che induce il materiale ad incollarsi sui fianchi dei suoi denti. In tal caso si otterrebbe una deformazione del profilo brocciato con profonde strappature mentre la sollecitazione cui viene sottoposta la broccia, aumenterebbe notevolmente. Si ricorre pertanto alla rastrematura, che consiste nel profilare la broccia su due contropunte di cui quella rivolta alla parte finale dell’utensile è più alta di qualche centesimo (levata). In tal modo, si ottiene un profilo lievemente conico cioè maggiore davanti e minore nel tratto finale. Questo sistema permette alla broccia di lavorare correttamente, ma richiede una difficile correzione del profilo poiché, in virtù della levata, ad esempio, un raggio da mm 10, dovrebbe essere diminuito in rapporto alla levata stessa.
Il profilo ad evolvente, viene utilizzato per lo più per innesti di alberi, ma l’impiego più impegnativo è quello che riguarda la brocciatura di corone, ovvero anelli dentati nei quali ruotano i cosiddetti satelliti che, ruotando negli anelli a velocità assai più elevate (ad esempio un giro di corona potrebbe corrispondere a 5 giri dei satelliti), qualora si avesse un profilo non perfetto, si verificherebbe una rumorosità estremamente elevata.
Profilo a Chiavetta
Tali utensili generano cave di dimensioni, tolleranze e profondità diverse. Per il loro utilizzo, necessita l’impiego di un attrezzo di guida per ogni diametro del foro in cui si vuole brocciare la cava. Si tratta in pratica di un cilindro in acciaio temperato e rettificato, il cui diametro è uguale al foro in cui verrà brocciata la cava ed in esso vi è una cava posta perfettamente in mezzeria del diametro nella quale scorrerà col minimo gioco la broccia impiegata. A volte necessita brocciare una cava molto profonda o con lunghezza da brocciare molto elevata tale per cui non è possibile ottenerla con un’unica passata. In questo caso si può procedere come segue. Ad esempio, si vuole fare una cava profonda mm 5. Si costruisce la broccia con passo ed incremento adatti e che genera la cava profonda mm 25. Una volta eseguita la prima passata, si inserisce dietro ad essa uno spessore da mm 2,5 e si effettua la 2° passata. A volte può succedere che vi siano delle tensioni nel pezzo da brocciare, per cui, generando la cava, il foro e, per conseguenza anche la cava, tendono a restringersi lievemente. In tal caso, si può ovviare all’inconveniente prevedendo una broccia che, a cava generata, ricalibra sui fianchi la cava stessa.
Profilo Speciale
Questi tipi di utensili sono in assoluto la varietà più interessante. Con tali brocce è possibile ottenere una quantità infinita di profili sia interni, come fori sdoppiati, poligoni delle più svariate forme, fori ellittici, ecc., mentre, con brocce per esterni speciali, si possono ottenere cremagliere, superfici sagomate, tamburetti delle serrature, nei quali vi è una cava sagomata entro la quale si inseriscono le chiavi con profilo tipo Yale ed altri infiniti profili.
La brocciatura per esterni di profili speciali richiede spesso attrezzature speciali per alloggiare i particolari da brocciare che a volte, durante la fase della stessa brocciatura, cambiano ruotando la posizione del pezzo mentre viene brocciato su due diversi lati. Ad esempio, la brocciatura esterna di un esagono avviene con un gruppo di tre brocce ognuna posta a 60° rispetto all’altra, che esegue la lavorazione di tre lati; un secondo gruppo di analoghe brocce, viene posto a 60° rispetto al 1° ed alloggiato ad adeguata distanza sempre rispetto al 1° gruppo. In questo spazio, cioè quando le brocce non lavorano, viene fatto ruotare di 60° l’esagono con i tre lati brocciati ed il secondo gruppo provvede poi a fare gli altri tre.
Altri profili
Brocce profili ad asola
La brocciatura di tale profilo molto spesso risulta scentrata anche di parecchio rispetto al centro del preforo e per conseguenza anche rispetto all’esterno del particolare brocciato. Abbiamo quindi elaborato un particolare sistema costruttivo, che permette di limitare notevolmente tale inconveniente. La broccia così concepita comporta però un costo piuttosto elevato rispetto alla versione normale. Pertanto viene impiegata solo nei casi in cui sia necessario uno sbandamento contenuto.
Brocce a profilo cilindrico
A volte per ottenere fori velocemente con tolleranze ristrette e con buon grado di finitura, si ricorre alla loro calibratura utilizzando una broccia. Non è detto perciò che dal punto di vista geometrico i fori brocciati normalmente, non presentino imperfezioni. Infatti a volte possono riscontrare una lieve conicità od ovalizzazione che in genere sono generate dalla conformazione esterna del particolare brocciato. In un particolare con flangiatura, nel tratto concomitante ad esso, si ottiene il foro nella tolleranza desiderata mentre nell’altro tratto (non flangiato) ci possono essere dimensioni diverse, quasi sempre inferiori che danno poi origine ad una lievissima conicità.
A tal proposito, siamo in grado di realizzare utensili con particolari accorgimenti che eliminano il problema. A volte invece, quando si desidera una superficie quasi lappata, su una buona gamma di materiali, è possibile ottenerla mediante brunitura. In pratica si tratta di una particolare broccia che, una volta calibrato il foro, ad un diametro inferiore alla misura finale, mediante una serie di denti sferici, comprime il materiale ottenendo una superficie speculare.
Brocce integrali
Tali brocce vengono impiegate nel caso si voglia calibrare il foro e nel medesimo tempo generare la relativa cava per chiavetta. Per quanto riguarda la calibratura del foro, vale quanto descritto per le brocce cilindriche.